L’Actinidia chinensis, meglio nota come pianta del kiwi, si adatta a ogni clima e tollera sia il caldo estremo sia i rigori del gelo. I frutti, però, temono le gelate autunnali, mentre i germogli temono quelle primaverili. Si tratta di una pianta particolarmente sensibile al vento: un consiglio per la sua coltivazione è quindi quello di mettere a dimora le piante in zone poco ventose o utilizzare appositi frangivento.
Essendo un arbusto lianoso, è consigliabile allevarlo su di un supporto, come nel caso della vite. Le piante non vanno poste troppo in profondità e il colletto d’innesto deve rimanere al di sopra del livello del suolo. La pianta del kiwi richiede un’irrigazione molto abbondante ed è per questo che è necessario predisporre un impianto ad hoc.
La coltivazione deve avvenire su di un terreno sciolto, profondo, ricco di sostanza organica e a pH neutro. Per quanto riguarda la concimazione è consigliabile la distribuzione di letame ben maturo nel tardo autunno o a fine inverno, ogni 2 o 3 anni.
I frutti si raccolgono a metà autunno, ma in clima buono, possono rimanere sui rami fino a gennaio. Dopo la raccolta si tagliano i rami che hanno fruttificato lasciando poche gemme